La verità risiede altrove
2016 Bologna accà vineria – spazio 4mq

La verità risiede altrove, stampa fotografica su vinilico e neon, cm 200×200, 2016

Senza titolo, tecnica mista su carta, cm 70×50 (ciascuna), 2016
E’ diventata abitudine, nelle serate trascorse a bere una birra o a mangiare una pizza nei
locali di mezza Italia, l’incontro con i venditori ambulanti di rose e portachiavi, accendini e
altre cianfrusaglie decisamente kitsch.
Uno spostamento impressionante di oggetti a bassissimo costo, fenomeno, questo, che arrischierei
a paragonare ad una sorta di “virus merceologico”, per quanto non mi sfuggano le questioni e
le problematiche, spesso durissime, che si celano dietro al volto di chi si trova a
vendere questi prodotti.
Su invito degli amici di “Accà vineria”, che fin dalle sue origini promuove eventi artistico-musicali,
ho ideato l’ultimo mio lavoro espressivo, in dialettica con il fenomeno sopra citato.
Prendono forma così quattro disegni, allestiti all’interno del locale, assieme ad un lavoro fotografico
stampato su un supporto vinilico di due metri per due, installato nell’adiacente spazio esterno che prende il
nome di “4mq”.
Il progetto nasce dalla riflessione fatta sulla vittoria sancita dai media, dalla pubblicità tutta, a
discapito del senso dell’autentico e dell’unicità del sapere artigianale, del “fatto a mano”, a onor
della massificazione e dell’espulsione del gesto cosiddetto irripetibile: questo oggi ci appare come
un fatto già assodato, se non storicizzato.
Molte delle società contemporanee vivono nel paradosso di un consumo cieco e sproporzionato,
sia nella qualità che nella quantità, assunto come unico modello culturale capace di parlare del
benessere. Sappiamo, però, che la verità risiede altrove.
Giovanni Blanco